Padova città d’arte e di scienza…tutta da scoprire a bordo del tram!

Da nord a sud, attraverso il centro Padova, le rotaie del tram tracciano una linea che unisce alcuni dei principali luoghi della cultura cittadini: la Cappella degli Scrovegni, il Museo della Natura e dell’Uomo, i palazzi della Ragione e del Bo, la Basilica di Sant’Antonio e l’ Orto botanico dell’Università di Padova.
Con il nuovo progetto Padova città d’arte e di scienza, nato dalla collaborazione tra tra Università e Comune di Padova, si stabiliscono nei punti individuati dalle fermate del metrobus le tappe di un percorso che conduce cittadini e persone in visita alla scoperta del patrimonio artistico e delle meraviglie della scienza della nostra città.
Nello specifico, sono state personalizzate le pensiline alle fermate del metrobus della linea 1, corrispondenti alle fermate che portano ai luoghi del patrimonio mondiale della città – Eremitani, Ponti Romani, Tito Livio e Santo; mentre gli spazi di testa e di coda di ciascuna pensilina promuovono i nostri luoghi d’arte e scienza, indicando anche direzione e tempi di percorrenza per raggiungerli.
Anche gli interni delle vetture verranno prossimamente “vestiti” per comunicare con ancor più forza questa straordinaria ricchezza culturale cittadina, di cui fanno parte ben due siti Unesco, ovvero l’Orto botanico e i cicli affrescati del XIV secolo, un unicum in Italia.
«Questa direttrice nord-sud del tram collega importanti siti artistici e scientifici che costituiscono le fondamenta su cui poggia la storia del nostro Ateneo. Per questo motivo il progetto è doppiamente importante: da un lato vi è la necessità di valorizzare il patrimonio culturale della nostra città e della sua università, dall’altro si incentiva un percorso che promuove la mobilità sostenibile, come l’utilizzo del tram. – dice Mauro Varotto, delegato ai Musei e Collezioni dell’Università di Padova.
Questa campagna di promozione culturale, che sposa le policy di mobilità sostenibile di Comune e Università, è stata realizzata grazie a fondi delMinistero del turismo e a fondi Pnrr – Ministero della cultura.