Smart Cities: un progetto per la mobilità sostenibile a Padova

Si è concluso il progetto sul tema della mobilità urbana sostenibile Smart Cities: network solutions for sustainable mobility, finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del programma del Fondo Sociale Europeo (POR FSE), a cui ha preso parte un gruppo di ricerca dell’Università di Padova in partnership con l’Università di Paris Nanterre e con aziende strategiche del territorio padovano.
Il gruppo di ricerca, composto da Giulia De Matteis e Franco Corti (dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali) e da Marco Agostini (dipartimento di Ingegneria Industriale), sotto la supervisione di Luciano Greco, docente dell’Università di Padova, si è posto come obiettivo l’individuazione di soluzioni di e-mobility che coniughino la fattibilità tecnica delle stazioni di ricarica per mezzi elettrici con la loro sostenibilità economica.
L’approccio interdisciplinare adottato ha permesso di ideare soluzioni tecniche avanzate utili allo sviluppo delle smart-cities del futuro, ponendo particolare attenzione all’adozione di nuove tecnologie per la distribuzione dell’elettricità senza tralasciare l’impatto socio-economico sulla cittadinanza. Sono state inoltre definite best-practices per massimizzare l’efficienza dei costi e ottimizzare la gestione dei servizi.
Alcuni importanti player industriali del territorio coinvolti nel progetto – tra cui Promex – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Padova, AcegasApsAmga, Interporto Padova SpA, Unipiazza S.r.l. ed Economit S.r.l., spin-off dell’Università di Padova- stanno testando soluzioni di mobilità sostenibile per la loro operatività quotidiana.
In aggiunta al servizio di car-sharing e bike-sharing cittadino e ai monopattini elettrici a noleggio – introdotti nel mese di settembre-, la sinergia tra le istituzioni pubbliche, accademiche e industriali del territorio padovano sta così gettando le basi della transizione alla mobilità elettrica urbana.
Tali risultati rappresentano un contributo significativo in risposta all’esigenza di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione della mobilità urbana fissati dalla COP26 per contrastare il cambiamento climatico.