Il Centro Studi sugli Impatti dei cambiamenti climatici inaugurato nella sede universitaria di Rovigo

Lunedì 18 settembre è stato inaugurato il nuovo Centro Studi sugli Impatti dei cambiamenti climatici (CRITICAL, in acronimo) dell’Università di Padova, che troverà sede nel polo universitario di Rovigo.
L’apertura del centro è stata garantita dalla collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, principale riferimento, il Dipartimento di Geoscienze e il TESAF – Dipartimento Territorio e dei Sistemi Agro-Forestali, e si è resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Cariparo.
CRITICAL va ad aggiungersi agli altri innovativi centri di ricerca Ateneo con l’ambizione e la missione di diventare un riferimento sul tema del cambiamento climatico e sui rischi e impatti concreti che ne derivano. Punti forti del polo saranno l’attenzione primaria per la ricerca, condotta in un’ottica interdisciplinare e di elevata qualità, garantita dalle competenze accademiche apportare dalla task force di docenti e personale di ricerca afferenti ai dipartimenti di Ateneo interessati, ma anche la formazione di nuovi professionisti nella materia.
Come afferma Giuseppe Toffoli, vice presidente vicario della Fondazione Cariparo, la sinergia tra pubblico e privato posta alla fondazione del centro, sarà la chiave per garantire un servizio di elevata qualità che dovrà avere ricadute tanto in ambito nazionale che internazionale. Il centro quindi punta a mettere le competenze di Ateneo a servizio concreto della società, fornendo quindi il proprio contributo nella valutazione del rischio, nello studio dei cambiamenti del territorio e nella realizzazione di proiezioni climatiche, ma anche mirando alla creazione infrastrutture con tecnologie di High Performance Computing (HPC), Cloud e Big Data, e, non ultimo, diventando un fornitore di “climate services” per i gruppi di ricerca dell’Ateneo e enti locali, nazionali e internazionali che potranno usare i dati generati nei loro processi decisionali.
Nelle parole di Giancarlo dalla Fontana, prorettore Vicario dell’Università di Padova, l’istituzione del nuovo centro si pone quindi come una risposta di eccellenza, da parte dell’Ateneo, al tema attuale e sfidante dei cambiamenti climatici, e alla crescente richiesta di formazione e professionalizzazione ad esso legate. Questo è in linea, del resto, con il sempre maggior interesse dimostrato da studentesse e studenti nella materia, a soddisfazione del quale l’Università sta da anni incentivando e arricchendo la propria offerta formativa, attraverso l’erogazione di nuovi corsi di laurea triennale e magistrale, dottorati, master, general course; ne sono un esempio “Water and geological risk engineering” e “Earth and Climate Dynamics”, corsi di laurea magistrale in lingua inglese di recente attivazione, rispettivamente afferenti al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale e al Dipartimento di Geoscienze.
Non di minor importanza, la scelta di situare il centro a Rovigo, nel Delta del Po, ha un determinato valore simbolico e al contempo pragmatico, legato alla particolare e delicata natura idrogeologica del territorio, segnato da una lunga storia di interventi di bonifica e riassestamento, che i fenomeni legati al cambiamento climatico pongono in evidente rischio.
Il nuovo Centro Studi sugli Impatti dei cambiamenti climatici afferma quindi con forza la volontà di allinearsi ai core goal di Ateneo, quale l’attenzione per la ricerca di alto livello, la forte attualità delle tematiche analizzate, la diffusione e restituzione delle conoscenze a servizio della comunità.