Articolo21 premia i docenti Marco Mascia e Laura Nota

Foto: Università di Padova
La sezione del Veneto di Articolo21 ha deciso di assegnare il premio per i venti anni dell’associazione ai docenti dell’Università di Padova Laura Nota e Marco Mascia per l’impegno nella diffusione dei valori dell’inclusione, della pace e della libertà di informazione.
Un importante riconoscimento, non solo per i docenti premiati e i loro team di ricerca, che nel corso di questi anni per primi hanno dato vita a progetti unici in tutta Italia, come il General Course – corso sui diritti umani e l’inclusione – e la Didattica Inclusiva; ma anche per l’Ateneo stesso, che, sin dalle sue origini nel 1222, si è sempre distinto per la difesa di questi valori fondanti, pur adattandoli al mutare dei tempi.
La cerimonia di premiazione, tenutasi venerdì 21 gennaio nell’Archivio antico di Palazzo Bo alla presenza, tra gli altri, di Giuseppe Giulietti, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), della segretaria regionale del Sindacato dei Giornalisti Veneto (SGV) Monica Andolfatto e della Presidente della Sezione del Veneto di Articolo21, Mariangela Gritta Grainer, è stata anche l’occasione per sottolineare ancora una volta la solida collaborazione tra l’Università di Padova, FNSI, SGV e Articolo21, nella condivisione di principi che contrastano le diseguaglianze, la disinformazione, la violenza, il linguaggio d’odio in favore della promozione di una società realmente inclusiva. In questa direzione il lavoro giornalistico assume un ruolo fondamentale nel percorso di formazione ed informazione della comunità al fine di garantire la tutela della libertà di pensiero, opinione ed espressione contro ogni forma di pregiudizio, violenza o discriminazione.
«Inclusione e diritti umani sono un processo culturale di crescita, di cambiamento, di innovazione che richiede l’impegno di tutti, in qualsiasi ambito civile e sociale», ha spiegato Laura Nota, «ogni disciplina, ogni professione deve collaborare ed imparare a declinare il proprio insieme di competenze in modo inclusivo per creare nuove traiettorie da percorrere insieme».
Marco Mascia ha inoltre aggiunto: «Prendersi cura dei diritti umani significa proteggere i valori di libertà, fraternità, giustizia, uguaglianza e democrazia, significa investire in educazione e formazione nelle scuole, nelle università, nelle imprese, nel mondo della giustizia, dell’informazione e della comunicazione, poiché solo le azioni messe in campo per promuovere i diritti umani e l’inclusione potranno garantire quel processo di costruzione di un ordine sociale internazionale nei quali i diritti e le libertà enunciate dalla Dichiarazione Universale possono essere pienamente realizzate per tutti ed in ogni parte del mondo».