Come si muove la comunità universitaria (Indagini sulla mobilità)
Gli spostamenti della comunità universitaria, che si aggira attorno alle 70.000 persone, sono un tassello importante della viabilità dei comuni nei quali ha sede l’Ateneo e hanno impatto sia sull’ambiente sia sulla qualità della vita delle persone.
La mobilità sostenibile e gli spostamenti in monopattino
La comunità universitaria effettua un significativo numero di spostamenti sostenibili in monopattino grazie alle convenzioni attivate dall’Ateneo e all’applicazione di tariffe agevolate a essa riservate. A partire da marzo 2022 sono stati effettuati 150.000 noleggi dei monopattini in convenzione, per un totale di 30.000 km percorsi, con una distanza media percorsa di 2 km.
La prima indagine sugli spostamenti casa-università
Nel 2018 l’Ateneo ha promosso una prima indagine sugli spostamenti casa-università, con l’obiettivo di mappare le abitudini della comunità universitaria. È emerso che l’87% delle studentesse e degli studenti utilizza mezzi sostenibili, recandosi all’Università a piedi, in bicicletta o con il trasporto pubblico, mentre solo il 53% del personale utilizza tali tipologie di mezzi. La maggior incidenza di spostamenti non sostenibili risulta nelle distanze intermedie, dai 10 ai 20 km. Per percorsi urbani entro i 5-10 km la bicicletta rimane il mezzo preferito perché più rapido e flessibile.
Mobilità e COVID-19: come cambiano le abitudini
Nel corso del 2020 è stata effettuata una seconda indagine tramite un questionario rivolto a tutta la popolazione universitaria. I dati raccolti consentiranno di comprendere al meglio le scelte di spostamento e di valutare la propensione di personale e comunità studentesca verso alcune possibili soluzioni e misure, anche considerata l’emergenza COVID-19 e le sue dirette conseguenze sull’organizzazione delle attività di studio e lavoro. I dati sono ancora in fase di elaborazione.
Dall’analisi dei dati emerge come il 90% degli spostamenti casa-università di studentesse e studenti nella fase pre-Covid siano stati compiuti a piedi o con mezzi sostenibili (la bici privata, il bike sharing, il monopattino elettrico, il car sharing, il car pooling, il trasporto pubblico) mentre solo il 59% circa del personale dipendente ha utilizzato queste tipologie di mezzi. Va comunque considerato che l’utilizzo dei mezzi sostenibili da parte del personale è cresciuto del 5,8%.
Emerge inoltre che, per tutte le persone intervistate, i mezzi sostenibili sono stati impiegati soprattutto per distanze fino a 5 km con durata minore di 15 minuti (tipicamente compiuti in bici o a piedi).
Per quanto riguarda l’impatto della pandemia, è interessante notare come, ad una verifica della propensione del personale nell’utilizzo di mezzi in uno scenario di convivenza con il COVID-19, emerga una drastica riduzione di quelli sostenibili a favore di quelli non sostenibili.
Studentesse e studenti sono invece stati chiamati a esprimere la loro opinione sull’utilizzo della didattica online anche oltre la fase emergenziale: i rispondenti si sono divisi quasi equamente tra chi è completamente a favore (26%) e chi assolutamente contrario (28%). Molto simili anche le percentuali di quanti propenderebbero per un uso limitato solamente ad alcuni corsi (25%) e quanti per un uso più allargato (21%).
È stato lanciato un nuovo sondaggio, condotto tra la fine del 2023 e il gennaio 2024.