Carbon Footprint
A partire dal 2018, l’Università di Padova si è impegnata a predisporre annualmente, in collaborazione con il Centro Studi Qualità Ambiente del Dipartimento di Ingegneria Industriale, l’inventario delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) derivanti dalle attività dell’Ateneo (Carbon Footprint o Impronta di Carbonio). L’iniziativa mira a quantificare l’impatto ambientale dell’Ateneo per poi orientare e valutare l’efficacia delle azioni intraprese per la riduzione ed il contenimento delle emissioni anno dopo anno.
Il modello seguito per l’implementazione dell’inventario è quello previsto dalla norma ISO 14064-1:2018, affiancato dalle linee guida della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS) e dai principi di reporting previsti dalla Global Reporting Initiative (GRI) per l’inserimento nel Rapporto di sostenibilità.
Per il calcolo dell’impronta di carbonio dell’Ateneo con riferimento al 2023, come per il precedente anno, sono state adottate due metodologie differenti. La prima, denominata Market-based, tiene conto dell’impatto dell’acquisto di energia elettrica rinnovabile. La seconda, denominata Location-based, non considera l’acquisto dell’energia da fonti rinnovabili. Questo secondo approccio consente di quantificare e valorizzare la reale riduzione di emissioni climalteranti dovuta alle misure ed interventi di riduzione dei consumi energetici. Questo secondo approccio, però, risulta peggiorativo in quanto legato al mix energetico nazionale che, nel 2023, riporta una minore componente di fonti rinnovabili. Pertanto, le emissioni di gas serra legate ai consumi energetici totali risultano maggiori, nonostante i consumi siano diminuiti rispetto alla baseline di riferimento
L’impronta dell’Ateneo
Nel 2023 le emissioni complessive di Ateneo sono state di 65.984 tonnellate di CO2 equivalente, ovvero il 24% in meno rispetto al 2018. Per l’anno 2023 si è registrato tuttavia un aumento delle emissioni di GHG del 3% rispetto al 2022. La riduzione è, in parte, da ricondursi all’acquisto di energia da fonte rinnovabile e alla riduzione dei consumi energetici dovuti all’implementazione delle misure di risparmio energetico del Piano Energetico e, in parte, all’aumento del numero di studenti iscritti (+19% rispetto al 2018). L’aumento complessivo rispetto all’anno 2022 è riconducibile a due aspetti. Il primo è legato al maggior numero di studenti rispetto all’anno precedente (+ 4,1%), il secondo alla metodologia utilizzata per la nuova indagine sui trasporti che introduce fasce di distanza casa-lavoro maggiori (oltre a quella già esistente superiore ai 50 km, anche quella superiore ai 100 km e ai 200 km). Di conseguenza, risulta che la strada percorsa dallo studente/lavoratore è approssimata con un valore maggiore rispetto alla precedente analisi.
Certificati emissioni GHG: